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Lupini: cosa sono e quali sono i loro benefici

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Se entri in un bar in Italia, ti potrebbe essere servito un piatto di snack salati e nutrienti: i lupini, un legume che è stato consumato nel Mediterraneo e in alcune parti del Medio Oriente e dell’Africa per migliaia di anni.

I lupini sono molto ricchi di proteine ​​e fibre, poveri di carboidrati, hanno un basso indice glicemico e sono facili da coltivare in una varietà di climi. Tuttavia, alcune varietà contengono anche alti livelli di alcaloidi sgradevolmente amari.

In una nuova ricerca, un team internazionale di ricercatori ha identificato per la prima volta il “gene della dolcezza” responsabile dei bassi livelli di alcaloidi. Questa scoperta potrebbe rendere più facile produrre in modo affidabile piante più appetibili.

La ricerca della dolcezza

Circa 100 anni fa, i coltivatori di piante in Germania trovarono mutazioni naturali che producevano “lupini dolci” con livelli molto più bassi di alcaloidi amari. Producevano varietà dolci di lupino bianco (Lupinus albus), lupino a foglia stretta (Lupinus angustifolius) e il meno comune lupino giallo (Lupinus luteus).

Negli ultimi 50 anni circa, i lupini sono diventati più comuni come alimento per gli animali da allevamento. I lupini dolci sono buoni per questo, in quanto non richiedono un lavaggio prolungato per essere utilizzabili. Sono anche sempre più mangiati dagli esseri umani.

Benefici dei lupini

I lupini rappresentano una preziosa fonte di proteine di alta qualità, fibre alimentari e vitali vitamine (tra cui la vitamina E e alcune del gruppo B) e minerali essenziali (come il potassio, il magnesio e il calcio). Inoltre, si caratterizzano per il loro contenuto relativamente basso di grassi.

Per coloro che abbracciano diete vegetariane o vegane, i lupini si ergono come un’opzione eccezionale, fornendo un’alternativa ricca di proteine senza dover fare affidamento su fonti di origine animale.

La presenza abbondante di fibre nei lupini promuove la salute digestiva, regola i livelli di zucchero nel sangue e sostiene una sensazione duratura di sazietà, contribuendo in tal modo al controllo del peso corporeo.

Pur contenendo carboidrati, la loro quantità è moderata, rendendo i lupini idonei anche per chi cerca di moderare l’assunzione di questo nutriente.

Sotto il profilo cardiaco, i lupini si dimostrano alleati preziosi, grazie al loro ricco apporto di fibre che contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo LDL (spesso chiamato “colesterolo cattivo”) nel flusso sanguigno.

Le proteine e le fibre dei lupini agiscono in sinergia per stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, conferendo loro un ruolo di rilievo nelle scelte alimentari rivolte alle persone affette da diabete.

Da non trascurare è il fatto che i lupini vengono considerati anche un tipo di coltura sostenibile, in virtù della loro capacità di arricchire il terreno attraverso il processo di fissazione dell’azoto. Tale processo ha il potenziale per ridurre la dipendenza da fertilizzanti chimici, contribuendo così a un’agricoltura più ecologica.

Composizione nutrizionale dei lupini

I lupini sono semi edibili ricavati da alcune piante del genere Lupinus. Sono spesso consumati dopo essere stati decorticati e trattati per rimuovere i composti amari. La composizione nutrizionale dei lupini può variare leggermente a seconda della varietà e del metodo di preparazione, ma in generale, sono ricchi di nutrienti e offrono diversi benefici per la salute.

Valori nutrizionali per 100 grammi di lupini cotti

  • Calorie: 130 kcal
  • Proteine: 9-16 g
  • Grassi: 5-6 g
  • Grassi saturi: 0,6 g
  • Grassi monoinsaturi: 2,5 g
  • Grassi polinsaturi: 1,6 g
  • Carboidrati: 13-15 g
  • Fibre: 4-5 g
  • Zuccheri: 0.50-1 g
  • Calcio: 30-45 mg
  • Ferro: 5 mg
  • Fosforo: 100 mg

I lupini sono anche una buona fonte di antiossidanti, vitamine del gruppo B (in particolare acido folico), fosforo e zinco. Tuttavia, è importante notare che i lupini crudi contengono alcaloidi amari. Pertanto, la preparazione corretta, come la cottura e il risciacquo ripetuto, è fondamentale per renderli più gradevoli da consumare.

Ricorda che questi valori sono solo stime approssimative e possono variare in base a vari fattori. Se hai esigenze dietetiche specifiche o preoccupazioni sulla tua salute, è sempre meglio consultare un professionista della nutrizione o un medico.