somiglianza

Siamo più simili ai nostri nonni o ai nostri genitori?

Curiosità Scienza

Capita spesso, nelle chiacchiere di famiglia, che qualcuno esordisca con un “Guarda che somiglianza! Questo bambino ha proprio gli occhi del nonno” oppure “È identico alla bisnonna da piccolo”. Eppure, se condividiamo solo il 25% del DNA con i nonni, come mai certe caratteristiche sembrano bypassare i genitori per riemergere nei nipoti?

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Il gioco dei geni nascosti

Immaginiamo i geni come un mazzo di carte. Da ogni genitore riceviamo due copie per ogni carattere, ma ne passiamo solo una ai figli. Alcune di queste “carte genetiche” sono dominanti (si vedono sempre), altre recessive (rimangono nascoste a meno che non siano in coppia).

Prendiamo gli occhi azzurri, un classico esempio di tratto recessivo. Se entrambi i genitori hanno occhi marroni ma portano il gene recessivo degli occhi azzurri (ereditato a loro volta dai nonni), c’è una possibilità su quattro che il figlio abbia gli occhi azzurri dei nonni. È come se il carattere avesse viaggiato sottotraccia per una generazione prima di riemergere.

Quando il caso mescola le carte

Il gruppo sanguigno offre un altro esempio interessante. Un padre con gruppo A (la cui combinazione genetica è AO) e una madre con gruppo B (BO) potrebbero avere un figlio con gruppo O (OO), proprio come uno dei nonni. In questo caso, entrambi i genitori hanno “tenuto nascosto” il gene O ricevuto dai rispettivi genitori, per poi passarlo casualmente al figlio.

I tratti complessi: un puzzle genetico

Mentre alcuni caratteri seguono regole semplici, altri – come la forma del viso o la statura – dipendono da decine di geni e da fattori ambientali. Qui il meccanismo è più sfumato:

  • Alcuni geni influenzano più tratti contemporaneamente
  • L’ambiente (alimentazione, esposizione a tossine) può modificare l’espressione genica
  • Combinazioni particolari di varianti genetiche possono ricreare somiglianze inaspettate

La psicologia delle somiglianze

C’è poi un fattore curioso: tendiamo a notare e sottolineare soprattutto le somiglianze che confermano le nostre aspettative. Studi antropologici mostrano che:

  • Le madri insistono spesso sulle somiglianze con i nonni paterni, forse per rafforzare i legami familiari
  • I nonni che percepiscono una somiglianza fisica tendono a essere più coinvolti nella cura dei nipoti

Come suggerisce un vecchio proverbio, “I figli delle mie figlie sono i miei nipoti, quelli dei miei figli… Dio lo sa!”. Forse è proprio questa incertezza inconscia che ci spinge a cercare rassicurazioni nei tratti familiari.

In fondo, la genetica è un po’ come un album di fotografie di famiglia: a volte rilegge il passato in modi sorprendenti, mescolando le carte in maniera imprevedibile.

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