Profumo e sistema immunitario: come scegliamo il nostro partner

Profumo e sistema immunitario: come scegliamo il nostro partner

  • Pubblicato
  • Aggiornato
  • 4 minuti di lettura

Ognuno è attratto da qualcuno per ragioni molto diverse. E, per gusti, colori… e odoriÈ risaputo che l’odore del corpo influenza la scelta del partner. E non devi fare molti esperimenti per capire che il cattivo odore aiuta a escluderlo.

Evolutivamente e in diverse specie, compreso l’uomo, la coppia viene scelta per completare in modo ottimale i nostri stessi geni, in particolare quelli legati al sistema immunitario. Questo ha lo scopo di rendere la nostra prole resistente a più agenti patogeni.

L’odore del corpo informa sul nostro sistema immunitario

Ed ecco che arriva la cosa curiosa: sebbene nella nostra specie ci siano centinaia di diverse forme di geni che codificano il sistema immunitario, in ogni persona alcune di queste varianti partecipano fornendo il proprio e particolare aroma naturale che emaniamo e ci accompagnano. Cioè, il profumo del corpo parla direttamente del nostro sistema immunitario.

Negli anni ’90, gli scienziati del Max Planck Institute hanno condotto i cosiddetti “esperimenti con la felpa“. Consistevano in un gruppo di ragazze che odoravano le magliette con le quali i ragazzi, senza aver usato profumo, deodorante o sapone aromatico, avevano dormito due notti di seguito. Così hanno scoperto che le donne preferiscono l’odore degli uomini che hanno varianti genetiche del sistema immunitario diverse dalle proprie.

Inoltre, i ricercatori hanno anche dimostrato che le varianti genetiche del sistema immunitario influenzano gli ingredienti dei profumi scelti da uomini e donne. In altre parole, selezioniamo il profumo in modo tale da intensificare il segnale olfattivo immunogenetico stesso. Chi lo avrebbe detto!

L’aroma personale e il profumo che ci identifica

Alcuni anni dopo, sono state effettuate una serie di test in cui ogni partecipante è stato in grado di riconoscere un profumo specifico: quello a cui erano state aggiunte particelle del proprio sistema immunitario che caratterizzano il proprio odore corporeo. E, naturalmente, da quanto discusso sopra, hanno anche selezionato quel profumo come il loro preferito.

Da un punto di vista neurobiologico, le immagini della risonanza magnetica hanno mostrato che, quando ogni partecipante annusa le proprie particelle immunitarie, si attiva una regione specifica del cervello: la corteccia frontale mediale destra.

E questo è molto interessante, poiché indica che anche gli esseri umani hanno una struttura che ci aiuta, tenendo conto dell’odore, a decidere quale partner scegliere. In altre specie l’organo responsabile è il cosiddetto organo vomeronasale; attraverso di essa vengono rilevati, ad esempio, feromoni. Nell’uomo, questo organo è appena sviluppato e non è funzionale.

Il profumo dell’attrazione e il profumo del successo

Con questo suggestivo titolo è stato recentemente pubblicato un articolo scientifico in cui si analizza l’influenza degli stimoli olfattivi, dalle fragranze delicate ai cattivi odori, sulla percezione che abbiamo degli altri.

Indica che esiste tutta una serie di odori corporei che influenzano ciò che percepiamo di un’altra persona: se è attraente per noi, quale può essere la sua età, se è stressata o soffre di ansia, se è malata e persino tratti di personalità.

Non è tutto. Inoltre, sia la presenza di un aroma che l’assenza di un cattivo odore influenzano la fiducia che ogni persona ha in se stessa, il che influisce indubbiamente su quanto sia attraente per gli altri.

Questo ci porta alla ben nota importanza dell’olfatto nell’impressione che possiamo dare in un incontro o in un colloquio di lavoro. 

Che profumo scegliamo?

In generale, si pensa che usiamo un profumo per mascherare l’odore del corpo e per piacere di più. Tuttavia, è stato dimostrato che è la combinazione del profumo con l’odore del proprio corpo che genera l’effetto piacevole e personale. Ovviamente nella giusta proporzione che siamo sicuri di poter trovare.

In questo senso, percepiamo una miscela del nostro profumo con un profumo preferito come più piacevole del nostro profumo con un altro profumo scelto a caso, anche se entrambe le fragranze sono generalmente considerate ugualmente piacevoli.

Ciò implica che l’uso di un profumo va oltre l’evitare il cattivo odore e che scegliamo il profumo che meglio si combina con il nostro odore personale.

E se non usiamo il profumo? Forse la spiegazione è in quell’interessante frase del romanzo Profumo, di Patrick Süskind:

Quello che desiderava era il profumo di certe persone: quelle, rarissime, che ispirano l’amore.

Autore

Francisco José Esteban Ruiz, Professor of Cell Biology Università di Jaén