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Noci, deliziose alleate per combattere il declino cognitivo

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La funzione cognitiva è come il “potere” che abbiamo nel nostro cervello. Ci permette di svolgere adeguatamente tutte le attività, dalle più elementari alle più complicate, della nostra vita quotidiana. Ad esempio, ricordi il titolo del primo libro che hai letto? Questa è la memoria in azione. Sei riuscito a concentrarti sulle lezioni di matematica o su un film emozionante? L’attenzione quindi funziona in modo che possiamo concentrarci su ciò che conta. Quando guardiamo qualcosa e comprendiamo di cosa si tratta, entra in scena la percezione. E quando facciamo piani, prendiamo decisioni o risolviamo problemi, le nostre funzioni esecutive lavorano duramente per aiutarci.

Compromissione cognitiva e demenza, un male universale

Il problema è che la popolazione invecchia sempre di più e il deterioramento cognitivo – il progressivo peggioramento delle funzioni cognitive – è diventato una sfida importante per la salute pubblica. A volte è una parte normale del processo di invecchiamento, ma un declino più rapido del normale può avvisarci di una malattia più grave, come la demenza.

La demenza è il risultato di varie malattie e lesioni che colpiscono il cervello, come la memoria, il pensiero e la capacità di svolgere attività quotidiane. La malattia di Alzheimer è la forma più comune (60-70% dei casi). Attualmente, più di 55 milioni di persone soffrono di demenza in tutto il mondo e si registrano quasi 10 milioni di nuovi casi ogni anno.

Tutte le misure preventive per arrestare o mitigare il declino delle facoltà cognitive con l’avanzare dell’età sono insufficienti, e in questo sforzo la dieta può svolgere un ruolo importante.

Prove scientifiche sul potere delle noci

Noci, mandorle, nocciole, pistacchi, arachidi e noci di macadamia, tra le altre noci, erano già riconosciute per le loro proprietà cardiovascolari e la loro capacità di ridurre il rischio di malattie croniche, come diabete di tipo 2, ipertensione, ipercolesterolemia e malattie cardiache. Negli ultimi decenni il loro consumo è stato oggetto di crescente interesse anche in relazione alla salute del cervello.

Pertanto, in uno studio recentemente pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, un gruppo di ricercatori ha esaminato l’associazione tra consumo di noci e funzione cognitiva in 6.630 anziani con sovrappeso o obesità e sindrome metabolica, per un periodo di due anni.

I risultati hanno mostrato che coloro che mangiavano frequentemente questo gruppo alimentare (tre o più porzioni a settimana, considerando che una porzione corrisponde a 30 grammi) presentavano miglioramenti nella funzione cognitiva e/o un rallentamento del deterioramento cognitivo rispetto a coloro che lo mangiavano frequentemente. lo consumavano meno spesso o non lo includevano affatto nella loro dieta. Ciò suggerisce il suo potenziale nel ridurre il rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e altre demenze.

Ma a cosa sono dovuti questi benefici? Si scopre che le noci sono ricche di nutrienti essenziali come acidi grassi insaturi, vitamina E e altri antiossidanti e sostanze fitochimiche. Si tratta di composti che combattono i processi ossidativi e l’infiammazione nel nostro corpo e svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento di una capacità cognitiva ottimale.

Suggerimenti per incorporarli nel menu

Come dimostrano i seguenti suggerimenti, forniti dagli autori del nuovo studio, è davvero facile aggiungere questi deliziosi alleati alla nostra dieta:

  • Sotto forma di spuntini salutari: goditi ogni giorno una manciata di noci (preferibilmente crude o tostate, senza sale o zucchero aggiunti) ogni volta che ne hai voglia.
  • Aggiungeteli alle insalate. Inoltre, forniranno un tocco croccante, astringente e nutriente al piatto.
  • Migliora le tue colazioni e i tuoi spuntini abbinando la frutta secca a frutta, yogurt, fiocchi d’avena o cereali, un mix gustoso ed equilibrato.
  • Incorporateli come ingredienti nelle vostre ricette di pane, dolci fatti in casa, torte, salse, ecc.

In breve, la frutta secca è un tesoro della natura. Il suo consumo regolare (circa 30 grammi al giorno) nell’ambito di una dieta equilibrata e sana può svolgere un ruolo importante nel mantenimento di un corretto stato cognitivo con l’avanzare dell’età.

È importante ricordare che se soffri di allergia alle noci, puoi cercare altre opzioni altrettanto salutari con l’aiuto di un medico o di un professionista della nutrizione umana e dietetica.

Autore

Jordi Salas-Salvadó, Jiaqi Ni, Nancy Babio, Stephanie K. NishiUniversitat Rovira i Virgili