economia sociale

Cos’è l’economia sociale?

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I termini economia sociale, terzo settore ed economia solidale sono spesso usati come sinonimi. Tali termini si riferiscono tuttavia a modelli organizzativi che non sono i medesimi e che svolgono differenti tipologie di attività.

  • L’economia sociale si riferisce all’insieme delle attività economiche e commerciali private che perseguono il beneficio economico e sociale dei propri membri o della comunità in cui operano.
  • Il terzo settore è costituito da associazioni o fondazioni private preposte all’organizzazione di servizi e benefici, soprattutto di natura sociale.
  • L’economia solidale, dal canto suo, è un concetto secondo il quale l’economia deve funzionare sulla base di principi fondati sulla solidarietà, la fiducia, la cooperazione e il lavoro collettivo, dando priorità alle persone e al loro benessere individuale e collettivo.

Economia sociale e istituzioni

Il recente Piano d’Azione sull’Economia Sociale preparato dalla Commissione Europea (2021) evidenzia:

L’economia sociale comprende una serie di entità con diversi modelli aziendali e organizzativi. Operano in un’ampia varietà di settori economici: agricoltura, silvicoltura e pesca, edilizia, riuso e riparazione, gestione dei rifiuti, commercio all’ingrosso e al dettaglio, energia e clima, informazione e comunicazione, attività finanziarie e assicurative, attività immobiliari, professionale, scientifica e tecniche, istruzione, salute umana e attività di assistenza sociale, arti, cultura e media.

Secondo la Commissione, l’economia sociale rappresenta il 10% di tutte le imprese nell’UE e dà lavoro a circa 13,6 milioni di persone. Inoltre, l’economia sociale mobilita, attraverso il volontariato, l’equivalente di 5,5 milioni di lavoratori a tempo pieno.

Un modello di riferimento

Sotto il termine economia sociale convivono diversi tipi di enti, tra i quali spiccano le cooperative, le mutue e gli enti senza scopo di lucro. Attualmente, tutte sono considerate imprese sociali e organizzazioni dell’economia sociale (Social Business Initiative, 2011). Tuttavia, è in corso un dibattito accademico su quale dovrebbe essere il modello di riferimento per le organizzazioni dell’economia sociale.

Alcuni autori scommettono sulle cooperative come modello di riferimento perché sono in grado di perseguire un obiettivo economico restituendo parte dei loro profitti all’ambiente. Al contrario, altri autori ritengono che la possibilità di condividere gli utili tra i soci potrebbe limitare la considerazione delle cooperative come modello di riferimento. Pertanto, è necessario introdurre alcune caratteristiche degli enti senza scopo di lucro per stabilire i modelli organizzativi dell’economia sociale.

Questo dibattito è presente nella letteratura accademica: per Defourny et al. (2018), le organizzazioni dell’economia sociale “emergono da tutte le parti dell’economia e possono essere correlate a diversi contesti organizzativi, vale a dire enti senza scopo di lucro, cooperative e settori mercantili più tradizionali che esistono in quasi tutti i paesi”.

Condividiamo questo punto di vista, riconoscendo che entrambi i modelli hanno limiti e sfide da affrontare. Ad esempio, se ci concentriamo sulle cooperative, possiamo identificare alcune sfide legate alla governance e ai processi decisionali. Sfide simili si osservano anche negli enti senza scopo di lucro.

Modifiche al modello

Se pensiamo alla recente pandemia di covid-19 e alle fondazioni bancarie, potremmo incontrare alcune sfide. Alcune di queste fondazioni bancarie sono nate dalla scissione tra gli aspetti economici e sociali delle originarie casse di risparmio per riorientare la finalità sociale di queste entità.

Le loro risorse finanziarie sono i dividendi che ricevono dalla loro partecipazione alle banche commerciali che sono state create a seguito di questo spin-off. Tuttavia, durante la pandemia, le autorità pubbliche hanno vietato l’assegnazione di dividendi a coloro che si sono avvalsi delle pratiche di regolamento del lavoro interinale, il che ha introdotto tensioni finanziarie nelle fondazioni.

Il regolatore e i legislatori devono considerare la realtà, il dibattito dietro queste organizzazioni e gli studi accademici che supportano l’evoluzione di questo settore. Le tendenze più recenti confermano un’evoluzione dalle organizzazioni tradizionali, come le cooperative e gli enti non profit, verso modelli ibridi.

Attualmente, questi modelli ibridi rappresentano il modo per promuovere e intraprendere iniziative sociali. Questi modelli devono mantenere determinati valori per garantire il successo di queste entità.

Valori per l’economia sociale

Nel contesto dell’UE, questi valori sono riassunti nella considerazione che l’obiettivo delle organizzazioni dell’economia sociale è mettere sistematicamente le persone al primo posto, avere un impatto positivo sulle comunità locali e perseguire una missione sociale.

Tale definizione va però completata considerando alcuni valori specifici quali:

  • Il primato delle persone e la missione sociale sul capitale.
  • L’uso dei benefici ottenuti dall’attività economica come mezzo per sostenere lo scopo sociale dell’organizzazione dell’economia sociale.
  • La promozione della solidarietà interna ed esterna per favorire lo sviluppo locale.
  • Parità dei sessi.
  • Coesione sociale.
  • La riduzione dell’esclusione sociale.
  • Occupazione stabile e di qualità.
  • La sostenibilità.

E, infine, l’indipendenza dei poteri pubblici. 

Una risposta della società

L’economia sociale è la risposta delle società moderne ad alcuni problemi sociali. Non si può dire che sia una rivoluzione nel mondo economico di oggi, ma ciò che è chiaro è che questo modello economico rappresenta un passo avanti nella soluzione di alcuni problemi sociali.

Naturalmente, c’è ancora molta strada da fare, sfide e limiti che queste organizzazioni devono affrontare. Proprio queste limitazioni richiamano l’attenzione dell’accademia, che deve approfondire lo studio e la proposta di soluzioni in relazione alle suddette limitazioni.

Solo così le organizzazioni dell’economia sociale troveranno un ambiente per crescere, svilupparsi e cambiare la nostra società.

Autore

Francisco J. López Arceiz, Gustavo Marcos MatásUniversità Pubblica di Navarra