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Che cosa sono i wormhole?

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L’universo è un luogo di meraviglie e misteri, e tra le molte teorie affascinanti che affiorano dalla fisica teorica, i wormhole occupano un posto di spicco. Questi enigmatici concetti spaziano tra la scienza e la fantascienza, suscitando immagini di viaggi attraverso tunnel spaziotemporali, ponti tra galassie e persino macchine del tempo.

Origini e concetto di wormhole

Per capire cosa sono i wormhole, dobbiamo prima immergerci nella teoria della relatività generale di Albert Einstein, formulata nel 1915. Questa teoria ha trasformato la nostra comprensione dello spazio-tempo, mostrando come la gravità sia una conseguenza della deformazione dello spaziotempo da parte della materia. In breve, gli oggetti massivi, come pianeti e stelle, “piegano” lo spaziotempo attorno a sé, causando la caduta di altri oggetti verso di loro.

I wormhole, o emergono come soluzioni alle equazioni della relatività generale. Immaginate uno spaziotempo come un foglio di carta. Prendete il foglio e sugli estremi del foglio segnate due punti A e B, ora normalmente per unire i due punti dovreste tracciare una linea dal punto A al B che percorre la lunghezza del foglio per intero. Ma se piegate il foglio in modo appropriato, creando un ponte tra due punti, la distanza dal punto A al punto B si riduce in modo significativo. Ecco, questo è quello che tipicamente viene chiamato wormhole. Questa idea si è radicata nella nostra immaginazione come un tunnel o un passaggio segreto attraverso lo spaziotempo.

Wormhole e viaggi interstellari

Uno degli aspetti più affascinanti dei wormhole è la loro capacità teorica di collegare due punti distanti nell’universo in un istante. Questo concetto ha catturato l’attenzione di scrittori di fantascienza e appassionati di spazio per generazioni. In effetti, nei romanzi di fantascienza, i wormhole sono spesso utilizzati come una sorta di autostrada cosmica, permettendo ai personaggi di viaggiare tra galassie in tempi relativamente brevi.

Nell’universo reale, se esistessero e fossero stabili, potrebbero rappresentare una soluzione ai problemi legati ai viaggi interstellari. Invece di intraprendere viaggi spaziali che richiedono migliaia o milioni di anni alla velocità della luce, gli astronauti potrebbero attraversare un wormhole e raggiungere la loro destinazione in un lasso di tempo molto più breve.

Wormhole come possibili macchine del tempo

Un’altra caratteristica intrigante è la loro capacità potenziale di fungere da macchine del tempo. Secondo la teoria, se un wormhole collega due punti nello spaziotempo, potrebbe anche permettere ai viaggiatori di viaggiare nel tempo. Questo concetto si basa sulla relazione tra spazio e tempo prevista dalla relatività generale. In sostanza, un viaggiatore potrebbe emergere da un’estremità del wormhole in un momento antecedente rispetto a quando è entrato nell’altra estremità.

Questo concetto di viaggio nel tempo è uno dei pilastri della fantascienza e ha ispirato numerose opere letterarie e cinematografiche. Tuttavia, vale la pena sottolineare che, finora, non ci sono prove scientifiche concrete che dimostrino la fattibilità dei wormhole come macchine del tempo.

La discussione tra scienza e scetticismo

La questione fondamentale riguardo ai wormhole è se possano esistere nella realtà. Sebbene emergano come soluzioni matematiche alle equazioni della relatività generale, ci sono forti controversie e scetticismo tra gli scienziati riguardo alla loro reale esistenza.

Un punto di preoccupazione cruciale riguarda la stabilità dei wormhole. Poiché la gravità influisce su tutto nell’universo, anche sui wormhole, la domanda è se un wormhole potrebbe collassare sotto la sua stessa gravità. Alcuni scienziati suggeriscono che ciò potrebbe verificarsi a meno che non ci sia una forza opposta all’interno del wormhole che lo stabilizzi. Questa forza ipotetica è spesso denominata “energia negativa” che contrasterebbe la gravità e manterrebbe il wormhole aperto.

Il problema principale è che, finora, non abbiamo prove sperimentali che dimostrino l’esistenza di questa “energia negativa” in quantità sufficienti per mantenere aperto un wormhole. Questo è uno dei principali motivi per cui molti scienziati rimangono scettici sull’esistenza dei wormhole.

Il parallelo con i buchi neri

Un aspetto interessante della discussione sui wormhole è il suo parallelo con la storia dei buchi neri. Quando Einstein formulò la relatività generale nel 1915, le soluzioni matematiche di Karl Schwarzschild suggerirono l’esistenza dei buchi neri. Tuttavia, questa idea era così strana e controintuitiva che molti scienziati dell’epoca erano scettici e rifiutarono di accettare che i buchi neri potessero esistere davvero.

Ciò cambiò gradualmente nel corso dei decenni, e oggi i buchi neri sono ampiamente accettati come oggetti astronomici reali. Addirittura oggi, grazie ai potenti telescopi, abbiamo delle immagini dei buchi neri come ad esempio quello al centro della nostra galassia Sagittarius A*.

Immagine di un buco nero dall'Event Horizon Telescope
Abbiamo appena visto un buco nero. Event Horizon Telescope/wikipedia, CC BY-SA

Il termine “buco nero” fu coniato solo nel 1967, quasi 50 anni dopo le prime formulazioni matematiche. Questo ci insegna che la scienza può richiedere tempo per accettare nuove idee e concetti apparentemente fantastici.

La ricerca futura

Mentre per adesso rimangono una questione aperta nel dibattito scientifico, la ricerca di questi fenomeni cosmici continua. Gli scienziati esaminano costantemente le possibilità di trovare prove di wormhole nell’Universo. Un’area promettente di ricerca coinvolge l’osservazione delle orbite stellari.

Se un wormhole esistesse tra due regioni dello spazio, potrebbe influenzare le orbite delle stelle circostanti in modi insoliti. Gli scienziati stanno analizzando attentamente i dati astronomici per scoprire anomalie nelle orbite stellari che potrebbero indicare l’esistenza di wormhole.

Finché la ricerca continuerà e gli scienziati esploreranno i misteri dell’universo, i wormhole rimarranno una fonte di ispirazione per la nostra immaginazione e potrebbero un giorno rivelarsi una delle scoperte più sorprendenti della fisica moderna. Mentre aspettiamo ulteriori sviluppi, possiamo continuare a sognare di viaggiare attraverso questi tunnel spaziotemporali e di esplorare le profondità dell’universo in modi che solo la fantascienza può offrire.