Spazio

Lo spazio ha una fine o continua per sempre?

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Proprio sopra di te c’è il cielo, o come lo chiamerebbero gli scienziati, l’atmosfera. Si estende per circa 32 chilometri sopra la Terra. A fluttuare nell’atmosfera è una miscela di molecole : minuscoli frammenti d’aria così piccoli che ne assorbi miliardi ogni volta che respiri.

Sopra l’atmosfera c’è lo spazio. Si chiama così perché ha molte meno molecole, con molto spazio vuoto tra di loro.

Ti sei mai chiesto come sarebbe viaggiare nello spazio? Cosa troveresti? Scienziati come me sono in grado di spiegare molto di quello che vedresti. Ma ci sono alcune cose che non sappiamo ancora, come se lo spazio va avanti per sempre.

Pianeti, stelle e galassie

All’inizio del tuo viaggio nello spazio, potresti riconoscere alcune delle attrazioni. La Terra fa parte di un gruppo di pianeti che orbitano tutti intorno al Sole, con anche alcuni asteroidi orbitanti e comete mescolati.

Potresti sapere che il Sole è in realtà solo una stella media e sembra più grande e più luminoso delle altre stelle solo perché è più vicino a noi. Per arrivare alla prossima stella più vicina, dovresti viaggiare attraverso miliardi e miliardi di km di spazio. Se potessi viaggiare sulla sonda spaziale più veloce che la NASA abbia mai realizzato, ti servirebbero comunque migliaia di anni per raggiungere la stella più vicina a noi.

Se le stelle sono come le case, allora le galassie sono come le città che contengono tute le case. Gli scienziati stimano che ci siano 100 miliardi di stelle nella nostra galassia (Via Lattea). Se potessi rimpicciolire la nostra galassia, quei 100 miliardi di stelle si fonderebbero insieme, come fanno le luci degli edifici delle città se viste da un aereo.

Recentemente gli astronomi hanno appreso che molte o addirittura la maggior parte delle stelle hanno i loro pianeti orbitanti. Alcuni sono persino come la Terra, quindi è possibile che siano la casa di altri esseri che si chiedono anche cosa c’è là fuori.

Dovresti viaggiare attraverso 6 trilioni di km di spazio solo per raggiungere un’altra galassia. La maggior parte di quello spazio è quasi completamente vuoto, con solo alcune molecole vaganti e minuscole misteriose particelle invisibili che gli scienziati chiamano “materia oscura“.

Se potessi osservare abbastanza a lungo lo spazio, per milioni di anni, sembrerebbe che si stia gradualmente aggiungendo nuovo spazio tra tutte le galassie. Puoi visualizzarlo immaginando piccoli punti su un palloncino sgonfio e poi successivamente gonfiandolo vedresti i punti che continuerebbero ad allontanarsi, proprio come fanno le galassie.

C’è una fine?

Se potessi continuare a viaggiare, per tutto il tempo che vorresti, continueresti a passare per le galassie per sempre? Esiste un numero infinito di galassie in ogni direzione? O alla fine tutto finisce? E se finisce, con cosa finisce?

Queste sono domande a cui gli scienziati non hanno ancora risposte certe. Molti pensano che probabilmente continuerai a passare galassie in ogni direzione, per sempre. In tal caso, l’universo sarebbe infinito, senza una fine.

Alcuni scienziati pensano che sia possibile che l’universo alla fine possa avvolgersi su se stesso, quindi se potessi continuare a viaggiare, un giorno torneresti da dove sei partito, nella direzione opposta.

Un modo per pensare a questo è immaginare un globo e immaginare di essere una creatura che può muoversi solo in superficie. Se inizi a camminare in qualsiasi direzione, ad esempio verso est, e continui semplicemente ad andare avanti, alla fine tornerai al punto di partenza. Se questo fosse il caso dell’universo, significherebbe che non è infinitamente grande, anche se sarebbe comunque più grande di quanto tu possa immaginare.

In entrambi i casi, non potresti mai arrivare alla fine dell’universo o dello spazio. Gli scienziati ora considerano improbabile che l’universo abbia una fine: una regione in cui le galassie si fermano o dove ci sarebbe una barriera di qualche tipo che segna la fine dello spazio.

Ma nessuno lo sa per certo. La risposta a questa domanda dovrà essere scoperta da un futuro scienziato/a.

Autore

Jack Singal, Associate Professor of Physics, University of Richmond