Occhiali da sole: come sceglierli bene? secondo quali criteri?
Oggi possiamo trovare occhiali da sole a prezzi molto convenienti nei bazar, nei grandi magazzini, su Internet o anche nelle stazioni di servizio, il che suscita dubbi logici tra gli utenti. Una delle domande più frequenti rivolte agli ottici è: “Mi proteggono bene?” » Sebbene questi tipi di lenti forniscano generalmente una protezione minima contro i raggi ultravioletti, la qualità visiva che forniscono è disastrosa.
I negozi di ottica sono strutture gestite da professionisti del settore sanitario la cui professione è regolamentata, pertanto tutti i loro prodotti devono soddisfare gli standard minimi: marchi CE e UKCA. Il professionista sanitario ottico è formato per guidare il cliente secondo le sue esigenze visive e la fisionomia del suo viso.
Indice
Regolazione e tutela
Le lenti per occhiali da sole sono considerate “dispositivi di protezione individuale” dalle attuali normative europee. Inoltre, questo regolamento stabilisce cinque livelli di filtri solari. La categoria 0 trasmette tra l’80 e il 100% della luce. La categoria 4, invece, lascia passare solo dal 3 all’8% della luce e quindi non è adatta alla guida. La categoria 3 è la più utilizzata, poiché è adatta alla maggior parte delle situazioni ed è adatta alla guida.
Più scure sono le lenti, maggiore è la protezione che forniscono? No, il grado di assorbimento della luce che scegli dipende maggiormente dal tuo scopo. La categoria 4 è adatta per ambienti luminosi – alta montagna o deserto – ma può ridurre la visibilità in altre condizioni.
Indipendentemente da questo fattore, tutti gli occhiali a norma proteggono dai raggi ultravioletti.
Qualità visiva
Indossare occhiali da sole può sembrare un “disturbo della vista”. Il vetro colorato, infatti, è un filtro selettivo della luce: lascia passare un tipo di radiazione e ne attenua un altro. È quindi importante spiegare alcuni concetti legati alla visione.
L’acuità visiva è la misura di “ciò che vediamo”. Viene valutato chiedendo ai soggetti di leggere lettere sempre più piccole che appaiono sullo schermo. Un livello intorno al 100% (cioè un’acuità visiva di 10/10 o dieci decimi) è l’ideale. Tuttavia, questo test viene effettuato con lettere nere su sfondo bianco – ad alto contrasto – e quindi non tiene conto della variazione della qualità visiva in altre condizioni di illuminazione.
In secondo luogo, la sensibilità al contrasto è definita come la capacità di differenziare gli oggetti dallo sfondo circostante. È più difficile distinguere le lettere nere su uno sfondo grigio che su uno sfondo bianco.
Infine, ci sono errori di rifrazione che influenzano sia l’acuità visiva che la sensibilità al contrasto e comprendono miopia, ipermetropia e astigmatismo. Indossare occhiali da sole senza prescrizione quando si ha una di queste condizioni può portare a una vista ancora peggiore rispetto a quando si indossa senza occhiali.
A seconda del colore delle lenti con cui guardi
Detto questo, affrontiamo ora un’altra domanda comune in ottica: il fatto che il vetro abbia un certo colore cambia o migliora la protezione? Questa cromaticità, infatti, può influenzare il contrasto e la sensazione di luminosità, perché la lunghezza d’onda che attenua ogni colore è diversa.
Quindi, mentre il grigio attenua tutte le lunghezze d’onda, tonalità come il marrone o il verde non appiattiscono altrettanto la curva di assorbimento. Pertanto la percezione visiva tende ad essere molto chiara con i toni marroni, molto scura con i toni grigi e più naturale con i toni verdi.
Lenti organiche o minerali?
Ma non è solo il colore a influenzare la qualità visiva: è importante esaminare anche la composizione delle lenti. Se i bicchieri più comuni sono realizzati in materiale organico – la plastica – esistono in commercio anche modelli con bicchieri minerali che sono costituiti essenzialmente da silice, soda e calce.
Ci sono differenze tra i due materiali. Le lenti organiche sono più leggere e offrono una maggiore resistenza agli urti, mentre le lenti minerali sono più resistenti ai graffi e hanno una minore dispersione cromatica. Di conseguenza, le proprietà ottiche di quest’ultimo migliorano la qualità della visione di chi lo indossa.
E le lenti polarizzate?
Le lenti polarizzate bloccano la luce che raggiunge l’occhio con una certa angolazione dopo essere stata riflessa da una superficie, come una strada o l’acqua, riducendo così l’abbagliamento. Sono particolarmente consigliati per la guida e l’utilizzo in ambienti marini.
Tuttavia, potrebbero non essere consigliati in determinate situazioni. Ad esempio, bloccano la luce proveniente dagli schermi, rendendoli più scuri o addirittura completamente neri, richiedendone la rotazione per migliorare la visibilità. Inoltre, non sono ideali per gli sport invernali, poiché l’eliminazione della luce abbagliante può rendere difficile individuare le zone ghiacciate.
Altre caratteristiche da considerare
Infine, al momento dell’acquisto degli occhiali non vanno trascurate le seguenti caratteristiche:
- Lenti da sole degradate. Generalmente assorbono circa l’85% della luce nella zona scura e il 10% in quella chiara. Danno un tocco chic agli occhiali, che non impedisce loro di fornire un’adeguata protezione contro i raggi ultravioletti. Se non sono consigliabili per l’estate o per le giornate molto soleggiate, possono essere nostri alleati nelle giornate nuvolose.
- Lenti specchiate. Incorporano un nuovo rivestimento sulla superficie che riflette la luce e rafforza la protezione. Sfortunatamente questo trattamento si danneggia e si graffia facilmente.
- Lenti con trattamento antiriflesso nella parte interna. Forniscono una visione più chiara eliminando la luce riflessa da dietro chi lo indossa. Si trovano generalmente in occhiali da sole di grandi dimensioni o in modelli che si distinguono per la qualità ottica delle lenti.
In caso di dubbi insistiamo: consulta il tuo ottico.