I reumatismi raggruppano circa 200 malattie che colpiscono i componenti delle articolazioni, ovvero l’osso e la cartilagine articolare. Colpiscono anche le parti molli, come i legamenti delle ossa o i tendini che collegano i muscoli alle ossa. Si classificano in base alla loro origine in reumatismi non infiammatori e infiammatori. I primi includono l’artrosi e l’osteoporosi, che colpiscono soprattutto gli anziani, i disturbi muscoloscheletrici o la fibromialgia. I reumatismi infiammatori comprendono forme di artrite, come la spondilite anchilosante e l’artrite reumatoide, due malattie autoimmuni.
Pioggia o umidità?
Nel 2019, un team dell’Università di Manchester ha studiato i sintomi di oltre 2.500 pazienti per 15 mesi. Erano rappresentate diverse patologie, come l’artrosi, l’artrite reumatoide e la fibromialgia. I sintomi sono stati raccolti tramite un’applicazione per smartphone, con informazioni tra cui meteo, umore o attività fisica. Questo è uno dei primi esperimenti di citizen science a utilizzare un’app.
Gli autori suggeriscono che questo tipo di dispositivo possa essere offerto ai pazienti per prevedere il loro dolore. Hanno scoperto che sono l’umidità relativa, cioè la saturazione dell’aria con vapore acqueo, e la pressione atmosferica, ad essere maggiormente correlate ai dolori articolari.
Questa correlazione, sebbene significativa, rimane modesta. Ad esempio, la modifica simultanea di entrambe le variabili meteorologiche comporta solo un piccolo aumento del dolore. Tre anni dopo, un team della stessa università ha deciso di rianalizzare gli stessi dati. Hanno stabilito che esiste effettivamente un legame tra clima e dolori articolari, ma che riguarda circa il 4% dei volontari. Questi ricercatori spiegano che il dolore è soggettivo e codificato dal cervello. La reazione quindi varia da paziente a paziente e dipende dalle differenze interindividuali nell’attivazione nervosa.
Il giunto è un barometro
Il legame tra dolori articolari e condizioni meteorologiche è oggetto di accesi dibattiti tra gli scienziati! Nel 2017, una collaborazione internazionale, guidata dalla Dott.ssa Jena, ha consentito di analizzare i sintomi di circa 1,5 milioni di americani di età superiore ai 65 anni. La loro conclusione è che non esiste alcuna correlazione tra dolori articolari e giorni di pioggia. Quattro giorni dopo, la risposta a questo articolo scientifico non si è fatta attendere! Ecco come inizia la sua risposta il dottor Bamji, un reumatologo in pensione: “La ragione per cui il dottor Jena e i suoi colleghi non sono riusciti a trovare un legame tra dolore articolare e pioggia è semplice. Hanno sbagliato la variabile e, per quanto ne so, nessuno ha preso in considerazione quella corretta.»
Come potrebbero la pioggia o l’umidità relativa influenzare il dolore dei pazienti… Quando il nostro corpo non ha modo di rilevare le fluttuazioni dell’umidità? Il dottor Bamji precisa che l’articolazione è una struttura che permette la propriocezione o sensibilità profonda. È la capacità, conscia o inconscia, di percepire la posizione delle parti del corpo senza utilizzare la vista. Nei tendini sono alloggiati i “propriocettori”, recettori sensibili alla pressione indotta dalla contrazione muscolare. I propriocettori sono anche sensibili ai cambiamenti della pressione atmosferica.
La pressione atmosferica segue infatti le variazioni dell’umidità relativa. Per quanto riguarda i propriocettori, trasmettono i loro segnali ai nervi sensoriali che passano al cervello.
Il dolore articolare è direttamente collegato alla pressione atmosferica e indirettamente all’umidità relativa. Ogni paziente ha una sensazione di dipendenza dal proprio sistema nervoso centrale. La cosa più importante è ascoltare il proprio dolore, ad esempio tenendo un diario quotidiano dei sintomi!