Navicella spaziale

Cos’è un volo suborbitale?

  • Pubblicato
  • Aggiornato
  • 4 minuti di lettura

Il mondo dell’esplorazione spaziale ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni, con varie organizzazioni e imprese che si sono dedicate a portare gli esseri umani nello spazio. Tuttavia, non tutti i voli spaziali sono uguali, e un termine che sentirete sempre più spesso è “volo suborbitale“. Ma cosa significa esattamente questo termine? In questo articolo, esploreremo in dettaglio cos’è un volo suborbitale, come funziona e perché è così rilevante nell’attuale panorama dell’esplorazione spaziale.

Cos’è un volo suborbitale?

In termini semplici, un volo suborbitale è un tipo di missione spaziale in cui un veicolo spaziale attraversa la linea di confine tra l’atmosfera terrestre e lo spazio, ma non raggiunge la velocità necessaria per rimanere in orbita intorno alla Terra. Questa linea di confine, nota come “linea di Kármán“, si trova a circa 100 chilometri sopra il livello del mare. Quando un veicolo supera questa soglia, si può dire che è entrato nello spazio, anche se solo per un breve periodo.

La chiave per comprendere i voli suborbitali sta nella velocità. Per rimanere in orbita attorno alla Terra, un oggetto deve viaggiare a una velocità specifica chiamata “velocità orbitale“, che è di circa 28.000 chilometri orari. Se un veicolo spaziale non raggiunge questa velocità, non può mantenere un’orbita e tornerà inevitabilmente sulla Terra, seguendo una traiettoria suborbitale.

Meccanismo di un volo suborbitale

Immaginate di lanciare una palla da baseball in aria. La palla si innalzerà, rallenterà man mano che si allontana dalla superficie terrestre e raggiungerà una certa altezza massima prima di iniziare a scendere a causa dell’attrazione gravitazionale. Questa è una rappresentazione semplificata di ciò che accade in un volo suborbitale.

Nel caso dei voli suborbitali, i veicoli spaziali vengono lanciati in verticale e salgono attraverso l’atmosfera. Man mano che si allontanano dalla Terra, la loro velocità aumenta, ma non abbastanza per sfuggire alla forza di gravità terrestre. Di conseguenza, raggiungono un punto massimo, che è il punto in cui attraversano la linea di Kármán e entrano nello spazio. Durante questa fase, i passeggeri o gli astronauti a bordo sperimentano una sensazione di peso zero, simile a quella di un astronauta in orbita.

Tuttavia, una volta che il veicolo raggiunge il punto massimo, la sua velocità verticale rallenta e inizia a scendere verso la Terra. Questo processo è molto simile al lancio di una palla da baseball nell’aria, con l’energia cinetica trasformata in energia potenziale mentre la palla si innalza e viceversa mentre scende. Nel caso del volo suborbitale, l’energia cinetica del veicolo spaziale viene trasformata in energia potenziale in forma di altitudine.

Il volo suborbitale è quindi caratterizzato da una breve permanenza nello spazio, seguita da un ritorno alla Terra. La durata di questa fase di volo è relativamente breve, di solito solo pochi minuti, a differenza dei voli orbitali, in cui i veicoli rimangono in orbita per un periodo esteso e completano molte orbite intorno alla Terra.

Perché i voli suborbitali sono importanti?

Potreste chiedervi perché i voli suborbitali sono così importanti nell’ambito dell’esplorazione spaziale, considerando che non raggiungono l’orbita terrestre. Ecco alcune ragioni chiave:

  1. Pietra miliare storica: Il fatto che imprese private e organizzazioni stiano ora effettuando voli suborbitali è una pietra miliare nella storia dell’umanità. Questi voli dimostrano che l’accesso allo spazio non è più riservato solo alle agenzie spaziali governative, ma è diventato disponibile anche per individui e aziende.
  2. Esperienza spaziale: I voli suborbitali offrono a passeggeri fortunati l’opportunità di sperimentare lo spazio. Durante quei brevi minuti di volo suborbitale, le persone possono sperimentare la sensazione di assenza di peso, vedere la curvatura della Terra e ammirare la vastità dello spazio. Questa esperienza è senza dubbio unica e indimenticabile.
  3. Progresso tecnologico: Gli sviluppi tecnologici necessari per realizzare voli suborbitali hanno il potenziale per portare a innovazioni più ampie nell’industria aerospaziale. Le tecnologie sviluppate per migliorare la sicurezza, la riduzione dei costi e l’accessibilità ai voli suborbitali possono essere applicate anche ad altre missioni spaziali.
  4. Ricerca scientifica: Anche se i voli suborbitali sono brevi, possono ancora svolgere un ruolo importante nella ricerca scientifica. Alcuni di questi voli includono carichi utili scientifici, che possono essere utilizzati per condurre esperimenti in microgravità o per studiare l’atmosfera terrestre.

Quindi riassumendo il concetto, un volo suborbitale è un tipo di missione spaziale che attraversa la linea di Kármán, la soglia tra l’atmosfera terrestre e lo spazio, senza raggiungere la velocità orbitale necessaria per rimanere in orbita. Nonostante la sua brevità, questa esperienza offre opportunità straordinarie per esplorare lo spazio e promuovere l’innovazione nell’industria aerospaziale. Con l’ascesa delle imprese private e l’accesso sempre più diffuso agli spazi suborbitali, il futuro dell’esplorazione spaziale sembra essere sempre più affascinante.