Cos’è il déjà vu e perché accade?

  • Pubblicato
  • Aggiornato
  • 4 minuti di lettura

Il déjà vu è un’esperienza affascinante e spesso enigmatica che molti di noi hanno sperimentato almeno una volta nella vita. Il termine, di origine francese significa “già visto”, descrive quel momento in cui ci sentiamo in un luogo del tutto nuovo eppure avvertiamo un’inaspettata sensazione di familiarità. Si può anche manifestare come la sensazione di aver avuto la stessa conversazione con qualcuno in precedenza, anche se siamo certi che ciò non è mai accaduto. Questa esperienza fugace è comune e viene segnalata da circa il 60-80% delle persone, ma cosa la causa e perché accade?

La struttura del cervello e la memoria

Per comprendere il déjà vu, dobbiamo iniziare con una panoramica del funzionamento del cervello in relazione alla memoria. Il cervello umano è un organo incredibilmente complesso, con diverse regioni che svolgono ruoli distinti nella conservazione delle informazioni.

Le parti principali coinvolte nella memoria a lungo termine sono le cosiddette “lobi temporali mediali“. Queste regioni cerebrali svolgono un ruolo cruciale nella conservazione di ricordi di eventi e fatti. Tuttavia, queste aree cerebrali non trattano tutti i tipi di memoria allo stesso modo.

La memoria può essere suddivisa in due categorie principali: la memoria di riconoscimento e la memoria di dettaglio. La memoria di riconoscimento è il processo attraverso il quale percepiamo la familiarità di un oggetto o di un’esperienza senza necessariamente richiamare i dettagli specifici. La memoria di dettaglio, al contrario, coinvolge la capacità di richiamare informazioni specifiche su un’esperienza.

È stato proposto che la rilevazione di familiarità, o riconoscimento, sia legata al funzionamento del cosiddetto “corteccia rinale“, mentre il richiamo dettagliato sia associato all’ippocampo, un’altra regione del lobo temporale mediale.

Teorie sulla causa del déjà vu

Le esperienze di déjà vu si verificano in modo improvviso e senza preavviso, e spesso si manifestano come brevi momenti. Questa improvvisa familiarità con un ambiente o un’esperienza nuova ha portato molti a cercare spiegazioni scientifiche per questo fenomeno. Vediamo alcune delle teorie principali:

1. Disequilibrio nei sistemi di memoria: Una delle teorie più accettate suggerisce che il déjà vu sia il risultato di un disequilibrio tra i sistemi di memoria. In altre parole, le informazioni bypassano la memoria a breve termine e raggiungono direttamente la memoria a lungo termine, creando la sensazione di familiarità senza dettagli specifici. Questo spiega perché un’esperienza nuova può sembrare familiare ma meno tangibile rispetto a un ricordo pienamente richiamato.

2. Attivazione del sistema nervoso rinale: Alcuni ricercatori ritengono che sia correlato all’attivazione del sistema nervoso rhinale, coinvolto nella percezione della familiarità, senza un’attivazione simultanea dell’ippocampo per il richiamo dettagliato. Questo può portare alla sensazione di riconoscimento senza dettagli specifici.

3. Familiarità ambientale: In alcuni casi, il déjà vu può verificarsi quando un ambiente è nuovo ma contiene molti elementi riconoscibili, come la disposizione simile di un luogo che visitiamo regolarmente. Questo riconoscimento può innescare una sensazione di déjà vu poiché il cervello cerca di conciliare la familiarità con la novità dell’esperienza.

4. Disfunzioni neurologiche: In pazienti con epilessia, il déjà vu è stato osservato come un avvertimento prima di una crisi. Questo suggerisce che il déjà vu può derivare da disfunzioni delle scariche elettriche nel cervello, in particolare nelle regioni del lobo temporale mediale.

5. Esperienze paranormali: Alcune persone attribuiscono il déjà vu a fenomeni paranormali, come le vite passate, le abduzioni aliene o i sogni precognitivi. Tuttavia, queste spiegazioni sono prive di evidenze scientifiche.

6. Influenza dei media: Alcuni ricercatori ritengono che l’esposizione ai media possa influenzare l’esperienza del déjà vu. Ad esempio, guardare scene simili in film o leggere di determinate esperienze può creare una sensazione di déjà vu quando ci si trova in situazioni simili nella vita reale.

Va notato che non tutte le esperienze di déjà vu sono uguali. Nel caso dei pazienti epilettici, può essere più duraturo rispetto alle fugaci sensazioni che le persone senza epilessia sperimentano. Questo potrebbe indicare che esistono varianti del déjà vu con sfumature diverse.

Conclusioni

In conclusione, il déjà vu rimane un fenomeno affascinante e misterioso. Nonostante gli sforzi della comunità scientifica, non esiste ancora una spiegazione definitiva del perché accada. Le teorie vanno dalla disfunzione delle scariche elettriche nel cervello alle discrepanze nei sistemi di memoria, ma nessuna di queste spiegazioni è completa.

Con l’avanzamento delle tecniche di neuroimaging e la crescente comprensione della memoria, potremmo avvicinarci a una comprensione più chiara di questo fenomeno. Nel frattempo, continueremo a esplorare e cercare di comprendere questi brevi momenti di familiarità in un mondo di esperienze nuove. Il déjà vu ci ricorda quanto sia complesso e affascinante il funzionamento del cervello umano.

Fonti
theconversation Amy Reichelt, UNSW Sydney