La Luna ha da sempre ispirato poeti, artisti, musicisti e drammaturghi. La sua presenza nel cielo, di notte o talvolta anche di giorno, è un’immagine familiare per chiunque alzi gli occhi verso l’alto. Ogni tanto, però, la nostra Luna viene affiancata da un piccolo asteroide di passaggio che si avvicina troppo. Gli astronomi hanno recentemente scoperto un asteroide di 11 metri, chiamato 2024 PT5, che il 29 settembre entrerà temporaneamente in orbita attorno alla Terra. Questo nuovo “satellite” resterà con noi fino al 25 novembre, dopodiché abbandonerà il nostro sistema.
Il Sistema Solare è composto principalmente da pianeti, comete, satelliti e asteroidi, oltre al Sole naturalmente. Gli asteroidi, piccoli corpi rocciosi, orbitano attorno al Sole, e la maggior parte si trova tra Marte e Giove. Questi antichi resti della formazione del Sistema Solare variano notevolmente in dimensioni: si va da quelli di pochi centimetri fino a quelli che raggiungono centinaia di chilometri di diametro. Non hanno atmosfera e sono perlopiù di forma irregolare.
Gli asteroidi che si avvicinano entro 1,3 unità astronomiche (una unità astronomica è la distanza media tra la Terra e il Sole) vengono definiti oggetti vicini alla Terra (Near-Earth Objects, NEO). Sebbene la maggior parte di questi NEO passi innocuamente vicino alla Terra, la loro vicinanza li rende potenziali minacce di impatto in futuro. Per questo, vengono costantemente monitorati. Lo studio di questi asteroidi è fondamentale per comprendere meglio la formazione e l’evoluzione del nostro Sistema Solare.
Occasionalmente, la Terra riesce a catturare temporaneamente uno di questi asteroidi. Queste catture, però, sono brevi: spesso l’asteroide non compie nemmeno un’orbita completa prima di riprendere la sua traiettoria attorno al Sole. Altri asteroidi, come 2006 RH120, sono rimasti in orbita per circa un anno, mentre in alcuni casi sono stati catturati frammenti di “spazzatura spaziale”, come nel 2020, quando si scoprì che una presunta mini-luna era in realtà un razzo lanciato durante la missione Surveyor 2 nel 1966.
L’asteroide 2024 PT5, scoperto il 7 agosto 2024 dal sistema ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System), misura circa 11 metri di diametro e si avvicina alla Terra fino a una distanza di circa 1 milione di chilometri. Il suo percorso orbitale ha una forma complessa, che ricorda un ferro di cavallo. Questo tipo di orbita si verifica quando un piccolo corpo celeste, come un asteroide, viene influenzato dalla gravità di un corpo più grande, in questo caso la Terra, che altera la sua orbita ellittica. La forma a ferro di cavallo è visibile solo quando si mappa l’orbita dell’asteroide in relazione sia al Sole che alla Terra.
Durante i 56 giorni compresi tra il 29 settembre e il 25 novembre, 2024 PT5 orbiterà temporaneamente attorno alla Terra. Tuttavia, questa “mini-luna” compirà una sola orbita prima di riprendere il suo solito percorso eliocentrico, cioè attorno al Sole. Non sarà però un addio definitivo: è previsto che l’asteroide tornerà nel 2055.
Nonostante l’interesse che suscita, non sarà possibile osservare 2024 PT5 a occhio nudo, né con i telescopi amatoriali. L’oggetto è troppo piccolo e troppo lontano per essere visibile. Tuttavia, astronomi amatoriali esperti potrebbero riuscire a catturare immagini del suo passaggio utilizzando sofisticate tecniche di imaging astronomico.