deodorante

Come funzionano i deodoranti?

  • Pubblicato
  • Aggiornato
  • 3 minuti di lettura

Deodoranti e antitraspiranti sono prodotti che molte persone usano quotidianamente e sono spesso usati in modo intercambiabile. Tuttavia, i due termini non sono intercambiabili, poiché utilizzano principi attivi e meccanismi di azione completamente diversi per ridurre il sudore e l’odore corporeo.

Indice

Le differenze tra deodoranti e antitraspiranti

La principale differenza tra deodoranti e antitraspiranti è il modo in cui riducono l’odore corporeo. In larga misura, l’odore corporeo che emettiamo è una conseguenza dell’attività metabolica dei batteri che abitano la nostra pelle e che, a seconda delle occasioni, producono una combinazione maleodorante di composti organici volatili, con acidi grassi volatili e tioalcoli come ingredienti principali.

Per affrontare il problema, i deodoranti contengono composti antibatterici, come il triclosan e la clorexidina, che combattono l’odore attaccando direttamente i batteri. In Europa, la concentrazione massima consentita di triclosan in deodoranti, ciprie e altri cosmetici è dello 0,3%, ma solo dello 0,2% nei collutori.

Per quanto riguarda gli antitraspiranti, non agiscono sui batteri che producono i composti maleodoranti che accompagnano il sudore. Gli antitraspiranti contengono ingredienti chimici il cui obiettivo è evitare o limitare la produzione di sudore, e quindi eliminare la materia prima utilizzata dai batteri per farci puzzare.

Questi composti sono sempre a base di alluminio o zirconio. In particolare, il cloridrato di alluminio è uno dei più utilizzati. Agiscono formando un tappo polimerico che impedisce, mediante blocco fisico e inibizione chimica, al sudore di uscire dalle ghiandole sudoripare. L’effetto degli antitraspiranti non è permanente, perché con il tempo il tappo si rompe e il sudore viene rilasciato.

Senza alcool e non appiccicoso

Nonostante tutto, deodoranti e antitraspiranti condividono alcune caratteristiche. In entrambi i casi usano una base di ciclometiconi, molecole cicliche che evaporano velocemente e facilmente. Questa particolarità permette loro di trasportare gli ingredienti del deodorante o dell’antitraspirante sulla superficie corporea, ed evaporare velocemente, evitando che la pelle sia appiccicosa. Cyclopentasiloxane è un solvente comune nei prodotti Unilever Company, come il popolare stick antitraspirante-deodorante.

In generale, prima dell’avvento dei ciclometiconi, era comune, e lo è ancora per molti prodotti, utilizzare gli alcoli come solventi, ma impiegano più tempo ad asciugarsi e possono anche irritare la pelle più facilmente.

Il deodorante che non ti abbandona

Secondo Unilever, il sistema Motionsense utilizza microcapsule esclusive che vengono attivate dall’attrito generato sotto le ascelle quando ci muoviamo, facendo scoppiare le capsule e rilasciando freschezza. Ciò consente all’effetto del deodorante di durare più a lungo. Come è possibile?

Beh, molto semplice, tra gli ingredienti di questo tipo di deodoranti ce ne sono alcuni particolarmente interessanti, usati come additivi, che si chiamano maltodestrine. Come le altre ciclodestrine, sono oligosaccaridi ciclici (zuccheri circolari) ottenuti dall’amido di diversi cereali, compreso il mais. Alcuni batteri possiedono enzimi specifici (ciclodestrina glicosiltransferasi) che catalizzano la conversione dell’amido in ciclodestrine.

Le maltodestrine hanno una cavità idrofobica in grado di accogliere molecole idrofobiche, cioè sono respinte dall’acqua. Ciò consente loro di intrappolare e incapsulare molecole di profumo come linalolo, geraniolo, citronellolo e altri che sono spesso presenti nei deodoranti. Quando applichiamo il deodorante, la coppia maltodestrina e sostanza aromatica si deposita sulla nostra pelle, aderendo alla zona spruzzata. Il movimento e lo sfregamento rompono le microcapsule che rilasciano gradualmente le piacevoli fragranze, e in questo modo il deodorante non ti lascia, perché l’aroma viene rilasciato gradualmente e riesce così a durare a lungo.

Autore

Raúl Rivas GonzálezUniversità di Salamanca