La vita come la conosciamo è frutto di miliardi di anni di evoluzione, qualcosa di unico e meraviglioso, nata in un minuscolo puntino azzurro nel buio dell’universo, da noi chiamato Terra.
Noi come specie sul nostro pianeta, nel tempo ci siamo evoluti sviluppando una forma d’intelligenza visibilmente superiore rispetto alle altre specie del nostro pianeta.
Un intelligenza, che ci ha permesso di progredire nel campo scientifico e tecnologico, ci ha dotato di coscienza, fino al punto di capire che al di fuori del nostro pianeta esistono altri mondi e forse altre forme di vita da qualche parte dell’universo. Fino al punto di porci domande sulla nostra esistenza e addirittura su quella dell’universo stesso.
Nonostante i grandi progressi nel campo tecnologico, non siamo ancora in grado di svelare il mistero se esiste vita oltre il nostro pianeta nell’universo.
Questo dovrebbe farci riflettere su quanto il nostro pianeta sia qualcosa di raro e unico nell’universo, e noi come parte integrante del complesso e meraviglioso ecosistema del nostro pianeta, in quanto specie dominate dal punto di vista intellettivo, dovremmo considerare l’opzione di mantenere stabile la vita su questo mondo, affinché continui il suo processo evolutivo in futuro.
Tutto molto bello! Peccato che la storia e in parte il presente, ci dicono tutto il contrario. Nella storia della nostra specie rimangono segni indelebili di guerre, morti e distruzioni causati da noi verso noi stessi. Non siamo capaci di coesistere tra di noi, non siamo capaci di mantenere il progresso rispettando le altre specie e il nostro stesso pianeta. Il progresso industriale e tecnologico ha portato benefici a noi come specie ma a danno del nostro pianeta e del resto dell’ecosistema.
Come se tutto questo non bastasse, la massima espressione della nostra intelligenza porta queste stesse capacità che abbiamo sviluppato, a una sorta di suicidio (le armi nucleari). Siamo l’unica specie conosciuta in grado di autodistruggersi.
Siamo davvero abbastanza intelligenti?
Siamo davvero cosi intelligenti? Una specie dotata d’intelligenza perché dovrebbe creare danni ai suoi simili? Una specie intelligente sarebbe in grado di porre fine alla propria esistenza?
Continuiamo a creare odio, devastiamo ecosistemi e ambiente facendo danni a noi stessi e all’intero pianeta, spesso nel nome del progresso e della pace. Siamo sicuri che devastando l’ambiente potremmo progredire? Siamo sicuri che portando morte e distruzione per il nostro ego ci darà pace?
Etnie, politiche, territorio sono solo ideologie che non hanno alcun senso. Proviamo a pensare a quello di cui abbiamo parlato all’inizio. Guardiamo le cose da una prospettiva più ampia.
Siamo tutti nati nello stesso pianeta, siamo legati biologicamente tra di noi e con il nostro pianeta, non esistono confini, non esistono etnie o territori. Non esiste progresso se il progresso vuol dire distruzione ambientale, perché non possiamo progredire se la nostra casa cade a pezzi.
I nostri unici confini sono al di fuori del nostro pianeta, tutti allo stesso modo a prescindere dall’etnia dal sesso o dalla provenienza territoriale, dovremmo lottare per un unico obbiettivo, migliorare e assicurarci che la nostra specie insieme al resto dell’intero pianeta sopravviva in futuro.
Noi non abbiamo nemici, non abbiamo confini, ma in compenso abbiamo una dote, l’intelligenza, sfruttiamola impegniamoci ad usarla per il progresso e non per autodistruggerci.
Pensiamoci bene! Siamo davvero capaci di porre fine alla nostra esistenza per ideologie che se guardate da un punto di vista più ampio non hanno alcun senso?